Vi siete mai chiesti quali sono le differenze tra Italia e America per quanto riguarda la chirurgia plastica?
Ebbene, in linea di massima potremmo dire che gli americani tendono più a prevenire che a curare, insistendo molto di più sulla propria bellezza già in giovanissima età. Ovviamente si tratta di trattamenti poco invasivi finalizzati a preservare la freschezza della gioventù. Mentre in Europa, e dunque anche in Italia, si cerca di posticipare il più possibile per poi sottoporsi ad interventi decisamente più invasivi perché ormai per gli approcci “soft” è troppo tardi. Un esempio emblematico è il botox, un trattamento molto diffuso in America perchè evita o rimanda di molti anni il lifting chirurgico, mentre in Italia si guarda ancora al botulino con paura e diffidenza. Per questo motivo si preferisce eseguire direttamente un lifting tradizionale a partire dai 60 anni.
In USA l’intervento più richiesto in assoluto è la mastoplastica additiva poiché il simbolo della bellezza femminile resta sempre e comunque l’icona della maggiorata. Infatti, negli ultimi anni l’ingrandimento dei glutei è una pratica che sta riscuotendo un grandissimo successo. Le italiane, invece, preferiscono la liposuzione, in quando pensano che bellezza sia sinonimo di magrezza. Sono molto apprezzati anche gli approcci poco invasivi per il modellamento della silhouette e scolpire il corpo, come la criolipolisi o la stimolazione muscolare.
Insomma, Paese che vai chirurgia plastica che trovi ma non ci dimentichiamo che, tanto in Italia quanto in America, ciò che è importante è stare bene con il proprio corpo e volersi bene.

Dott.ssa Francesca de Angelis
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