In medicina estetica generalmente si correggono gli inestetismi o i segni del passare del tempo. Ma esiste un approccio, chiamato “beautification”, finalizzato a valorizzare quei volti che sono canonicamente già belli, mettendo in luce i loro punti di forza.
Albrecht Durer, Leonardio Da Vinci e molti altri ancora hanno dedicato numerosi studi sulle proporzioni armoniche del volto umano, ma nessuno è mai riuscito a catturare le regole dell’armonia della bellezza in maniera esaustiva.
Solo di recente, grazie all’ausilio del computer e della modellazione tridimensionale, si è riusciti a formulare un modello realmente efficace. Infatti, un chirurgo plastico di fama mondiale, Stephen Marquardt, ha elaborato una maschera basata sulla sezione aurea, che cattura tutti gli elementi del viso, oltre alla sua sagoma. Sulla base di questo modello, il filler a base di acido ialuronico viene impiegato per migliorare il profilo del paziente e realizzare quello che viene chiamato un “V shape” o “Top model look”, ossia modificare i volumi del volto in modo da conformarlo alla forma di una triangolo che abbia l’apice sul mento. Inoltre, vengono corretti anche la forma del naso con il rinofiller e viene dato un po’ più di volume ed estroflessione alle labbra per aumentarne la sensualità e la femminilità.
Tuttavia, questo non deve farci pensare erroneamente che la bellezza è solamente il frutto di un calcolo geometrico, ma è parte costituente di una moltitudine di fattori.. infatti, non è mia intenzione cambiare il volto delle persone, ma aiutarle ad amare il proprio aspetto e a valorizzarle il più possibile!
Dott.ssa Francesca de Angelis
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